Sui passi di Don Tonino Bello

Pellegrinaggio dei giovani della zona in Puglia

Il gruppo al completo dopo l’ultima fatica : l’arrivo a San Nicola a Bari

«Ma davvero siete andati in vacanza con i preti?!» è la domanda che sicuramente si sono sentiti rivolgere tutti i ragazzi che hanno partecipato a questa avventura quando l’hanno raccontata con entusiasmo ad amici e parenti, come se fosse impossibile che dei giovani decidano di “spendere” una settimana delle loro vacanze estive in un’esperienza che unisca divertimento e fede. Invece è proprio quello che abbiamo fatto.

Dopo il grande successo della Giornata Mondiale della Gioventù infatti, il gruppo ormai consolidato si è riunito, accogliendo nuovi giovani per un’altra avventura. E così sessanta ragazzi, provenienti dalle parrocchie di Borgo San Giacomo, San Paolo, Orzinuovi e Villachiara, guidati da don Fausto, don Alessandro, don Gabriele e don Ettore, in una calda domenica di agosto si sono messi in viaggio verso la Puglia, sui passi di don Tonino Bello.
Don Tonino, che tra le altre cose fu vescovo della diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi e presidente di Pax Christi, fu una figura di grande importanza per le zone in cui svolse il suo operato, nelle quali il suo ricordo è più che mai vivo. Don Tonino resta tutt’ora un grande esempio di umiltà, compassione e impegno per il bene comune. La sua era e doveva essere una chiesa povera, sempre al servizio di tutti: nonostante la nomina a vescovo infatti, la gente imparò a conoscerlo per la sua semplicità, nei suoi piccoli ma grandi gesti. Significativo fu anche il suo impegno contro la guerra: oggi più che mai risulta attuale la sua idea che la pace non sia una soluzione immediata, ma un cammino da costruire.

La tomba di don Tonino


Proprio sulle sue orme ha preso vita la nostra avventura, un cammino di fede ma non solo, volto a farci conoscere questa figura così significativa e la sua testimonianza. E così, zaino in spalla, ogni giorno ci siamo messi in viaggio, rigorosamente a piedi, verso una meta diversa, visitando le tappe rilevanti della vita di don Tonino: Tricase, Alessano, Santa Maria di Leuca, Giovinazzo, Molfetta e Bari. In ognuno di questi posti abbiamo avuto modo di scoprire più a fondo alcuni aspetti della sua missione e la grandezza del suo esempio, grazie alle testimonianze di coloro che l’hanno conosciuto, i quali ne parlavano con voce rotta dall’emozione e una luce particolare
sul volto.

In cammino…

Il caldo e la fatica ci hanno accompagnato lungo tutto il percorso, spesso facendo sembrare l’arrivo più lontano di quanto in realtà fosse, ma grazie a una pacca sulla spalla, una parola di incoraggiamento e soprattutto un forte spirito di gruppo abbiamo sempre raggiunto la nostra meta con grande entusiasmo e soddisfazione.
In questa settimana ovviamente non è mancato lo spazio per il divertimento, che spesso prendeva origine dalle piccole cose: i tuffi in mare, un karaoke improvvisato, i balli di gruppo che hanno animato un paese spento, i pasticciotti assaggiati in ogni città, le partite a carte fino a tarda notte incuranti della sveglia all’alba la mattina successiva, i canti per alleviare le lunghe ore di viaggio in pullman.
Perché alla fine, ciò che ci portiamo a casa da questa esperienza sono soprattutto i sorrisi delle persone che abbiamo conosciuto, le amicizie che abbiamo stretto, le emozioni vissute e perché no, anche le fatiche, che come abbiamo imparato in questi giorni, se condivise pesano meno.

Innanzitutto, un grazie va ai nostri compagni di viaggio, con cui abbiamo trascorso

un’esperienza già di per sé bellissima e significativa, ma che accresce il suo valore proprio per il fatto che l’abbiamo vissuta insieme. Perché, come diceva Don Tonino, «ognuno di noi è un angelo con una sola ala. Non possiamo volare se non abbracciati all’altro». Ci auguriamo che questo sia solo l’inizio di un lungo cammino verso nuove mete e obiettivi.

Il ringraziamento più grande però va ai don, per darci l’opportunità di apprendere e mettere in pratica valori come la condivisione, il servizio e il rispetto per gli altri, ma soprattutto per permetterci di vivere esperienze che al di fuori dell’oratorio non avremmo l’opportunità di fare e che diventano ricordi da portare sempre nel cuore.

I venticinque giovani partecipanti
(dal Bollettino Parrocchiale di Ottobre 2024)

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